Nonostante le moderne tecniche di agricoltura conservativa abbiano ridotto il loro utilizzo a livello globale, l'aratro continua a essere l'attrezzo principale per la lavorazione del terreno nell'area mediterranea. L'espressione "lavorare il terreno costa fatica" non è solo un modo di dire comune tra i contadini, ma rappresenta una verità concreta, particolarmente evidente quando si considera il consumo energetico richiesto per creare un letto di semina in modalità di lavorazione minima rispetto alla tradizionale combinazione di aratura e erpicatura.

Nel corso dei millenni, l'aratura si è evoluta, acquisendo sempre più diffusione, soprattutto nel ventesimo secolo, grazie all'introduzione di trattori potenti, capaci di lavorare con efficacia a profondità maggiori. Tuttavia, l'aratura comporta un consumo energetico superiore rispetto alle tecniche di agricoltura conservativa.

 

L'efficacia di questo attrezzo si basa su diversi componenti, tra cui il vòmere, che esegue il taglio orizzontale del terreno, e il versoio, che lo rivolta con un angolo tipico di 135°. Il taglio verticale, invece, è effettuato dal coltro, spesso supportato da un avanvomere per facilitare la penetrazione nei terreni compatti. La tecnologia applicata a questi componenti ha migliorato la resistenza all'usura del vòmere e del coltro, mentre l'evoluzione del versoio ha portato a notevoli innovazioni.

Attualmente, i versoio sono disponibili in vari design prestazionali, normalmente fabbricati con tre strati sovrapposti di acciaio. Gli strati esterni, duro e poco flessibile, sono progettati per resistere all'usura, mentre quello interno, realizzato in acciaio più morbido, offre elasticità. La forma curva del versoio, con il lato concavo rivolto in avanti, permette di rivoltare efficacemente il terreno, mentre l’inclinazione di 35-45° mantiene un bilanciamento tra larghezza della fetta lavorata e profondità di aratura che varia in base alla struttura e massa dell'attrezzo.

È fondamentale che la superficie curva del versoio venga costantemente adattata in base alle caratteristiche del terreno e alla velocità di avanzamento per massimizzare l'efficacia nel rivoltamento e nella disgregazione delle zolle. Per garantire prestazioni ottimali nel tempo, la manutenzione da parte di fabbri o artigiani specializzati nella lavorazione del ferro, è cruciale. Questi professionisti sono in grado di mantenere l'ottimale funzionalità dei dettagli in ferro dell'aratro, assicurando così una lavorazione efficiente e duratura del terreno.