tecniche semina e raccolta, concimazione e diserbo seminativi e foraggi
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L'aratro trivomere reversibile è uno strumento agricolo altamente efficace in genere realizzato in Acciaio alte prestazioni, particolarmente vantaggioso quando viene abbinato a trattori Kubota della serie M6 o M7, con potenze comprese tra 120 e 170 CV. Ecco alcune ragioni per cui questo attrezzo si rivela utile:
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Efficienza Lavorativa: La configurazione a tre vomeri consente di lavorare una superficie più ampia in minor tempo rispetto agli aratri con un solo vomere. Questa caratteristica, unita alla potenza dei trattori Kubota, aumenta significativamente la produttività durante le operazioni di aratura.
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Versatilità: L’aratro trivomere è adatto a diverse condizioni del terreno e a una varietà di colture. La sua reversibilità permette di lavorare in entrambe le direzioni senza la necessità di estrarre e riposizionare l'attrezzo, ottimizzando ulteriormente il lavoro in campo.
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Miglioramento della Qualità del Suolo: Un'aratura profonda e uniforme favorisce una migliore mescolanza del terreno e dei nutrienti, migliorando la struttura del suolo e la sua capacità di trattenere l'umidità, un aspetto fondamentale per la salute delle colture.
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Riduzione della Compattazione: L’utilizzo di un aratro trivomere, accoppiato con i trattori progettati della Kubota, contribuisce a ridurre la compattazione del suolo, poiché il peso è distribuito su un’area più vasta, consentendo una lavorazione meno invasiva.
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Risparmio di Carburante: La maggiore efficienza operativa e la capacità di lavorare a velocità superiori portano a un significativo risparmio di carburante rispetto ad altri strumenti di aratura, rendendo le operazioni più sostenibili dal punto di vista economico e ambientale.
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Facilità di Manovra: Gli aratri reversibili sono progettati per semplificare le manovre in campo, e insieme ai trattori Kubota, permettono una gestione dell'attrezzatura agevole durante le operazioni di aratura.
Perche reversibile?
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Inversione: Durante il lavoro, quando uno strumento ha completato la sua passata, l'aratro può essere facilmente invertito. Ciò avviene grazie a un sistema di traslazione che sposta il braccio di leva, consentendo al secondo aratro di iniziare a lavorare. Questa operazione avviene senza necessità di fermarsi.
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Vantaggi:
- Efficienza: La possibilità di lavorare in entrambe le direzioni senza fermarsi aumenta la produttività.
- Meno manovre: L'operatore non deve fare manovre complicate per girare, riducendo il tempo necessario per completare il lavoro.
- Migliore qualità del lavoro: La tecnologia consente una lavorazione più uniforme del terreno e una migliore gestione del suolo.
Utilizzare un aratro trivomere reversibile insieme a un trattore Kubota della serie M6 o M7 rappresenta quindi un’opportunità per gli agricoltori di migliorare sia l’efficienza operativa che la qualità del suolo.
Per costruire un aratro, si consiglia di utilizzare acciaio ad alta composizione in carbonio o acciaio legato, poiché questi materiali offrono una buona combinazione di durezza, resistenza e durabilità. L'acciaio ad alta concentrazione di carbonio, in particolare, è in grado di mantenere un'affilatura affilata e resistere all'usura durante l'uso nei terreni agricoli.
Inoltre, alcune parti dell'aratro, come le lame, possono essere trattate termicamente per migliorarne ulteriormente la durezza e la resistenza all'abrasi. È anche importante considerare che le parti esposte a sollecitazioni elevati dovrebbero essere progettate per resistere alla deformazione e alla rottura.
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Entro il 2050, si prevede che la popolazione mondiale raggiunga i 10 miliardi di individui,
generando una crescente domanda di alimenti a livello globale, soprattutto nei Paesi emergenti con elevati tassi di natalità. Per far fronte a questa sfida, sarà fondamentale non solo coltivare nuovi terreni, in particolare in aree con un potenziale agricolo inespresso come quelle africane, ma anche recuperare suoli degradati e sfruttare terreni marginali. Raggiungere tali obiettivi richiederà investimenti significativi in tecnologie all'avanguardia, come i robot autonomi, che possono aumentare le rese produttive, ottimizzare l'uso di risorse sempre più rare e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.
Questo è il messaggio forte emerso dal recente G7 sull'agricoltura, sostenuto dall'evento "Divinazione", svoltosi dal 21 al 29 settembre, che ha fatto da cornice al summit delle sette maggiori potenze. Organizzata dal Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, l’iniziativa ha rappresentato un'importante piattaforma per discutere i temi cruciali del settore primario. Al centro della manifestazione sono state le macchine agricole, che, sul suggestivo palcoscenico di Ortigia, hanno svolto il ruolo di ambasciatrici dell'innovazione. Infatti, la sicurezza alimentare, la sostenibilità e la produttività delle coltivazioni dipendono fortemente dall'adozione di sistemi di nuova generazione
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I terreni argillosi o pietrosi possono rappresentare delle sfide significative per i coltivatori da semina. Questi tipi di terreno presentano delle caratteristiche che possono influenzare negativamente la resa del raccolto e la prestazione degli strumenti agricoli.
In primo luogo, i terreni argillosi sono caratterizzati da una maggiore capacità di trattenere l'acqua rispetto ai terreni sabbiosi. Questo può portare a problemi di drenaggio, con il rischio di ristagni d'acqua che possono compromettere la crescita delle piante. Inoltre, la consistenza compatta e pesante dei terreni argillosi può rendere difficile l'operatività dei coltivatori da semina, che potrebbero faticare a penetrare il terreno in profondità per una semina efficace.
D'altra parte, i terreni pietrosi presentano una superficie irregolare e una maggiore presenza di rocce e detriti che possono ostacolare il corretto funzionamento dei coltivatori da semina. Le rocce presenti nel terreno possono danneggiare gli strumenti agricoli, riducendone la durata e l'efficacia. Inoltre, la presenza di detriti può ostacolare il processo di semina, compromettendo la precisione e uniformità della distribuzione dei semi.
Per affrontare queste problematiche, è fondamentale scegliere dei coltivatori da semina robusti e resistenti, in grado di penetrare il terreno con facilità anche in presenza di argilla o pietre. È importante scegliere strumenti dotati di lame affilate e robuste, in grado di tagliare attraverso il terreno duro senza subire danni. Inoltre, è consigliabile utilizzare attrezzature con sistemi di regolazione della profondità di semina, in modo da adattarsi alle diverse condizioni del terreno.
Inoltre, è essenziale adottare delle pratiche agricole adeguate per migliorare la qualità del terreno e favorire la crescita delle piante. L'aggiunta di materiale organico come compost o letame può contribuire ad aumentare la fertilità del terreno e migliorare la sua struttura. Inoltre, è importante effettuare lavorazioni periodiche del terreno per rompere la compattazione e favorire il drenaggio dell'acqua.
Per un utilizzo ottimale di coltivatori di semina e' sempre bene controllare le pecifiche del produttore.
La larghezza e il peso di tali attrezzi cambia notevolmente la trattrice raccomandata. Da considerare come variabile non indifferente se l'attrezzo e' portato od a sollevatore.
Sicuramente per larghezze fino a 3 metri occorrono potenze di almeno 120 cv e per larghezze superiori occorrono trattori con potenze in regime di 180/200 cavalli.
I produttori editano specifiche tabelle per ogni modello di coltivatore .
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La semina su sodo del grano è una pratica agronomica che sta guadagnando popolarità negli ultimi anni per i suoi molteplici benefici ambientali ed economici. Questo metodo consiste nel seminare il grano direttamente su un terreno non lavorato, mantenendo la copertura vegetale preesistente e riducendo al minimo la lavorazione del terreno. Nel contesto della sostenibilità, la semina su sodo di grano o altri cereali, si distingue per il suo contributo nel ridurre l'erosione del terreno, il conseguente impoverimento e quindi migliorare la struttura del suolo.
Uno dei principali vantaggi di questa tecnica è la sua capacità di migliorare la gestione dell'umidità del terreno. Poiché il suolo viene lavorato meno, mantiene una maggiore quantità di acqua, il che è particolarmente vantaggioso in periodi di siccità. Inoltre, la presenza di residui vegetali sulla superficie del suolo aiuta a trattenere l'umidità e prevenire la formazione di croste superficiali. La riduzione del traffico dei trattori consente di preservare la struttura del suolo e favorire una maggiore attività microbiologica.
Dal punto di vista economico, la semina su sodo può comportare una riduzione dei costi. Meno lavorazioni significano minori consumi di carburante e manodopera, oltre a un risparmio sui costi di produzione. Tuttavia, è fondamentale un'attenta gestione delle infestanti, poiché la riduzione della lavorazione può portare a una diffusione maggiore delle erbe concorrenti.
Infine, il successo della semina su sodo richiede una buona pianificazione agronomica e una conoscenza approfondita del terreno e delle varietà di grano da utilizzare. Con un approccio mirato, questa pratica può rivelarsi una soluzione vantaggiosa (testata su piu campi anche in sicilia ) per un'agricoltura più sostenibile e resiliente, in grado di affrontare le sfide del cambiamento climatico e della sicurezza alimentare.
Quale trattore usare ?
La scelta del trattore agricolo per la semina ipotizzando un campo di 40/60 ettari dipende da vari fattori, tra cui il tipo di terreno, le colture che intendi seminare, le attrezzature che utilizzerai e le tue preferenze personali. Ecco alcune considerazioni utili:
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Potenza del trattore: Per un campo di tali estensioni un trattore con una potenza compresa tra 100 e 140 CV può essere adeguato, a seconda delle attrezzature da utilizzare e del tipo di terreno. Terreni più impegnativi possono richiedere trattori con maggiore potenza.
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Attrezzature: Considera quali attrezzature utilizzerai per la semina. Trattori più grandi e potenti possono gestire aratri, seminatrici o coltivatori di dimensioni maggiori, riducendo i tempi di lavoro.
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Tipo di terreno: Se il terreno è accidentato o presenta pendenze, potrebbe essere utile un trattore con una buona trazione e stabilità. I trattori cingolati possono essere una buona scelta in tali situazioni.
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Efficienza e comfort: Opta per un trattore con una buona ergonomia e comfort, soprattutto per lavorazioni prolungate. Controlli moderni e sistemi di guida assistita possono migliorare l'efficienza.
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Marca e assistenza: Scegli un marchio di trattori che offra una buona rete di assistenza nella tua zona. Questo è importante per la manutenzione e eventuali riparazioni ordinarie e straordinarie
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Cos'è l'Azoto?
L'azoto e' un elemento trai i piu abbondanti sul pianeta, si tratta di un gas inerte e ne e' composta il 75 % dell'atmosfera, e' presente nei muscoli dei viventi ed e' il quarto elemento pe rimportanza nel corpo umano
Nelle piante l'azoto è ancora più importante e ne sono coscienti agricoltori e cerealicoltori.
Alla base dei processi biochimici senza di esso non si puo avere una crescita dignitosa e uno sviluppo vegetativo
L'effetto di una concimazione azotata, infatti, è ben evidente: la pianta aumenta il ritmo di crescita, presenta foglie di un verde più intenso ed emette nuovi germogli. La carenza di azoto, al contrario, si manifesta nella pianta con rallentamento ed arresto della crescita e con progressivo ingiallimento. A sua volta la scarsità di clorofilla rallenta la fotosintesi e quindi si ha una minore produzione.
La concimazione e il dilavamentoGli studi sull'apporto e il dilavamento dell'azoto con l'utilizzo di concimi azotati sul grano in Sicilia sono di grande interesse per gli agricoltori e gli scienziati che cercano di capire come ottimizzare la resa delle colture e al tempo stesso minimizzare l'impatto ambientale dell'uso di concimi chimici.
In particolare, questi studi si concentriano sulle varie tecniche di applicazione di concimi azotati, tra cui la distribuzione in superficie o l'iniezione del concime nel terreno. Si cerca anche di comprendere le dinamiche di utilizzo dell'azoto da parte delle piante e del suo rilascio nel terreno, nonché i meccanismi di dilavamento dell'azoto nel terreno e nella falda acquifera.
I dati suggeriscono che l'approccio più efficace per massimizzare l'apporto di azoto alle colture di grano e ridurre il dilavamento incontrollato è quello di applicare il concime azotato in modo mirato, solo nelle zone in cui il terreno ha bisogno di sostanze nutritive aggiuntive per sostenere la crescita delle piante.
Inoltre, gli studi dimostrano che l'utilizzo di tecniche di gestione del suolo come la rotazione delle colture, la semina diretta e la copertura del suolo con colture di copertura possono essere altrettanto efficaci nel migliorare l'efficienza dell'uso dell'azoto e ridurre il rischio di inquinamento delle acque sotterranee.
In generale, gli studi sull'apporto e il dilavamento dell'azoto con l'utilizzo di concimi azotati sono di grande importanza per sviluppare pratiche agricole sostenibili e ridurre l'impatto ambientale dell'agricoltura moderna.