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Per un'azienda agricola di grandi dimensioni, l'osservanza della raccolta differenziata dei rifiuti è fondamentale per garantire la sostenibilità ambientale e la conformità alle normative vigenti. La gestione dei rifiuti agricoli richiede un approccio sistematico e organizzato, che coinvolga formazione del personale, adeguata infrastruttura e una chiara politica aziendale. Ecco alcune linee guida su come procedere.
Le aziende agricole di oggi devono confrontarsi con le problematiche dell'inquinamento e le regole comunitarie.
Sarebbe un ossimoro che un azienda agricola non rispetti l'ambiente e il territorio, poiche si tratta proprio del territorio in cui opera,lavora e procude alimenti per la societa' civile.
In sintesi dobbiamo elencare questi punti alla base di una buona best practice, in materia
1. Formazione del Personale: La formazione è il primo passo per assicurare che tutti i dipendenti comprendano l'importanza della raccolta differenziata e sappiano come eseguirla correttamente. È necessario organizzare sessioni formative regolari che coprano i vari tipi di rifiuti generati, le modalità di separazione e i punti di raccolta predisposti all'interno dell'azienda.
2. Infrastrutture e Logistica: Devono essere predisposti adeguati contenitori per la raccolta differenziata in diversi punti strategici dell'azienda. Questi contenitori devono essere chiaramente etichettati per la plastica, il legno, i fitofarmaci, gli imballaggi, i concimi e altri tipi di rifiuti specifici. È importante che questi contenitori siano facilmente accessibili a tutti i lavoratori per promuovere la corretta separazione dei rifiuti.
3. Gestione dei Rifiuti di Plastica: La plastica è uno dei materiali più comuni nelle aziende agricole, utilizzata in imballaggi, serre e tubazioni. È essenziale separare la plastica pulita da quella contaminata e assicurarsi che sia raccolta in contenitori specifici. La plastica pulita può essere avviata al riciclo, mentre quella contaminata potrebbe richiedere trattamenti speciali.
4. Rifiuti di Concimi e Fitofarmaci:Questi rifiuti devono essere gestiti con estrema attenzione a causa della loro natura potenzialmente pericolosa. Gli imballaggi di concimi e fitofarmaci devono essere raccolti separatamente e conferiti a centri di smaltimento autorizzati. È fondamentale non mescolarli con altri tipi di rifiuti per evitare contaminazioni.
5. Pali di Legno e Altri Materiali Organici: I pali di legno utilizzati nelle coltivazioni devono essere raccolti e smaltiti separatamente. Se il legno è trattato con sostanze chimiche, deve essere gestito come rifiuto speciale. Altri materiali organici, come residui di piante, possono essere compostati se non contaminati.
6. Monitoraggio e Miglioramento Continuo: L'azienda dovrebbe implementare un sistema di monitoraggio per valutare l'efficacia delle pratiche di raccolta differenziata. Ciò può includere audit periodici e l'analisi dei dati sulla quantità di rifiuti raccolti e riciclati. In base ai risultati, le procedure possono essere migliorate per aumentare l'efficienza e ridurre l'impatto ambientale.
7. Collaborazione con Enti Locali: È utile collaborare con le autorità locali e le organizzazioni di gestione dei rifiuti locali possano dare servizi alle grandi aziende agricole per garantire che i rifiuti raccolti siano trattati correttamente e riciclati quando possibile. Parliamo di impianti di riciclaggio che in questi anni stanno stascendo sul territorio e nelle province. Questa collaborazione può anche offrire opportunità di formazione aggiuntiva e risorse per migliorare la gestione dei rifiuti.
Attraverso queste azioni, un'azienda agricola può contribuire significativamente alla protezione dell'ambiente, riducendo l'impatto dei rifiuti prodotti e promuovendo pratiche agricole sostenibili.
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Le motoseghe professionali destinate a fare grossi tagli, sono in grado di produrre una gran mole di legna in tronchi di grosse sezioni.
Questi tronchi affinche possano essere usati come legna da ardere vanno lavorati in depositi e spazi dedicati appunto alla lavorazione del legname.
per poter ridurre in piccoli pezzi i grossi tronchi si deve ricorrere ad uno spaccalegna.
Di spaccalegna ne esistono piccoli ad uso privato e professionali di grosse dimensioni , destinati ad attivita' dedite a produrre legna da ardere.
Lo spaccalegna può lavorare con diversi tipi di legna, tra cui alberi duri come quercia, faggio o acero, ma anche con specie di alberi più morbidi come abete o pino. Tuttavia, è importante notare che alcuni modelli di spaccalegna potrebbero essere più adatti per legni più duri o più morbidi,
A livello tecnico e funzionale, a prescindere quindi dalla potenza, gli spaccalegna si possono distinguere in orizzontae e verticale.
Nello spaccalegna orizzontale, l'albero su cui si trova la lama si trova in posizione orizzontale, e il legno viene posizionato sopra la lama che si muove in avanti e indietro. In questo modo, il legno viene diviso longitudinalmente grazie all'azione della lama, che si immerge nel legno e lo separa in due parti. Questo tipo di spaccalegna è meno comune e viene utilizzato soprattutto per tronchi di dimensioni più grandi.
Nello spaccalegna verticale, l'albero su cui si trova la lama è in posizione verticale, e il legno viene posizionato in posizione verticale direttamente sulla lama. In questo caso, la lama si muove verso il basso e divide il legno in due parti. Questo tipo di spaccalegna è più comune e viene utilizzato per tagliare legna più piccola, come tronchi o ceppi.
Lo spaccalegna SLE-8 ha una spinta di 8 tonnellate e consente di spaccare tronchi di legno di dimensioni variabili, fino a 58 cm di altezza.
Entrambi i tipi di spaccalegna hanno i loro vantaggi e svantaggi. Lo spaccalegna orizzontale è più adatto per legna di grandi dimensioni, è in grado di tagliare tronchi più lunghi e può essere meno faticoso da utilizzare, in quanto consente di lasciare il legno sul terreno durante il taglio. Tuttavia, richiede spazio e può essere più ingombrante da maneggiare.