tecniche semina e raccolta, concimazione e diserbo seminativi e foraggi
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I terreni argillosi o pietrosi possono rappresentare delle sfide significative per i coltivatori da semina. Questi tipi di terreno presentano delle caratteristiche che possono influenzare negativamente la resa del raccolto e la prestazione degli strumenti agricoli.
In primo luogo, i terreni argillosi sono caratterizzati da una maggiore capacità di trattenere l'acqua rispetto ai terreni sabbiosi. Questo può portare a problemi di drenaggio, con il rischio di ristagni d'acqua che possono compromettere la crescita delle piante. Inoltre, la consistenza compatta e pesante dei terreni argillosi può rendere difficile l'operatività dei coltivatori da semina, che potrebbero faticare a penetrare il terreno in profondità per una semina efficace.
D'altra parte, i terreni pietrosi presentano una superficie irregolare e una maggiore presenza di rocce e detriti che possono ostacolare il corretto funzionamento dei coltivatori da semina. Le rocce presenti nel terreno possono danneggiare gli strumenti agricoli, riducendone la durata e l'efficacia. Inoltre, la presenza di detriti può ostacolare il processo di semina, compromettendo la precisione e uniformità della distribuzione dei semi.
Per affrontare queste problematiche, è fondamentale scegliere dei coltivatori da semina robusti e resistenti, in grado di penetrare il terreno con facilità anche in presenza di argilla o pietre. È importante scegliere strumenti dotati di lame affilate e robuste, in grado di tagliare attraverso il terreno duro senza subire danni. Inoltre, è consigliabile utilizzare attrezzature con sistemi di regolazione della profondità di semina, in modo da adattarsi alle diverse condizioni del terreno.
Inoltre, è essenziale adottare delle pratiche agricole adeguate per migliorare la qualità del terreno e favorire la crescita delle piante. L'aggiunta di materiale organico come compost o letame può contribuire ad aumentare la fertilità del terreno e migliorare la sua struttura. Inoltre, è importante effettuare lavorazioni periodiche del terreno per rompere la compattazione e favorire il drenaggio dell'acqua.
Per un utilizzo ottimale di coltivatori di semina e' sempre bene controllare le pecifiche del produttore.
La larghezza e il peso di tali attrezzi cambia notevolmente la trattrice raccomandata. Da considerare come variabile non indifferente se l'attrezzo e' portato od a sollevatore.
Sicuramente per larghezze fino a 3 metri occorrono potenze di almeno 120 cv e per larghezze superiori occorrono trattori con potenze in regime di 180/200 cavalli.
I produttori editano specifiche tabelle per ogni modello di coltivatore .
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Cos'è l'Azoto?
L'azoto e' un elemento trai i piu abbondanti sul pianeta, si tratta di un gas inerte e ne e' composta il 75 % dell'atmosfera, e' presente nei muscoli dei viventi ed e' il quarto elemento pe rimportanza nel corpo umano
Nelle piante l'azoto è ancora più importante e ne sono coscienti agricoltori e cerealicoltori.
Alla base dei processi biochimici senza di esso non si puo avere una crescita dignitosa e uno sviluppo vegetativo
L'effetto di una concimazione azotata, infatti, è ben evidente: la pianta aumenta il ritmo di crescita, presenta foglie di un verde più intenso ed emette nuovi germogli. La carenza di azoto, al contrario, si manifesta nella pianta con rallentamento ed arresto della crescita e con progressivo ingiallimento. A sua volta la scarsità di clorofilla rallenta la fotosintesi e quindi si ha una minore produzione.
La concimazione e il dilavamentoGli studi sull'apporto e il dilavamento dell'azoto con l'utilizzo di concimi azotati sul grano in Sicilia sono di grande interesse per gli agricoltori e gli scienziati che cercano di capire come ottimizzare la resa delle colture e al tempo stesso minimizzare l'impatto ambientale dell'uso di concimi chimici.
In particolare, questi studi si concentriano sulle varie tecniche di applicazione di concimi azotati, tra cui la distribuzione in superficie o l'iniezione del concime nel terreno. Si cerca anche di comprendere le dinamiche di utilizzo dell'azoto da parte delle piante e del suo rilascio nel terreno, nonché i meccanismi di dilavamento dell'azoto nel terreno e nella falda acquifera.
I dati suggeriscono che l'approccio più efficace per massimizzare l'apporto di azoto alle colture di grano e ridurre il dilavamento incontrollato è quello di applicare il concime azotato in modo mirato, solo nelle zone in cui il terreno ha bisogno di sostanze nutritive aggiuntive per sostenere la crescita delle piante.
Inoltre, gli studi dimostrano che l'utilizzo di tecniche di gestione del suolo come la rotazione delle colture, la semina diretta e la copertura del suolo con colture di copertura possono essere altrettanto efficaci nel migliorare l'efficienza dell'uso dell'azoto e ridurre il rischio di inquinamento delle acque sotterranee.
In generale, gli studi sull'apporto e il dilavamento dell'azoto con l'utilizzo di concimi azotati sono di grande importanza per sviluppare pratiche agricole sostenibili e ridurre l'impatto ambientale dell'agricoltura moderna.