Entro il 2050, si prevede che la popolazione mondiale raggiunga i 10 miliardi di individui,
generando una crescente domanda di alimenti a livello globale, soprattutto nei Paesi emergenti con elevati tassi di natalità. Per far fronte a questa sfida, sarà fondamentale non solo coltivare nuovi terreni, in particolare in aree con un potenziale agricolo inespresso come quelle africane, ma anche recuperare suoli degradati e sfruttare terreni marginali. Raggiungere tali obiettivi richiederà investimenti significativi in tecnologie all'avanguardia, come i robot autonomi, che possono aumentare le rese produttive, ottimizzare l'uso di risorse sempre più rare e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.
Questo è il messaggio forte emerso dal recente G7 sull'agricoltura, sostenuto dall'evento "Divinazione", svoltosi dal 21 al 29 settembre, che ha fatto da cornice al summit delle sette maggiori potenze. Organizzata dal Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, l’iniziativa ha rappresentato un'importante piattaforma per discutere i temi cruciali del settore primario. Al centro della manifestazione sono state le macchine agricole, che, sul suggestivo palcoscenico di Ortigia, hanno svolto il ruolo di ambasciatrici dell'innovazione. Infatti, la sicurezza alimentare, la sostenibilità e la produttività delle coltivazioni dipendono fortemente dall'adozione di sistemi di nuova generazione